“QUALIFORMA: competenze per un nuovo inizio”, nuovo progetto formativo qualificato CEPAS

Perché parliamo di un progetto formativo virtuoso?

Perchè il percorso vedrà protagonisti, come discenti, gli stranieri presenti nei progetti gestiti dalla Fondazione e, in veste di docenti, alcuni tra i professionisti più affermati del settore. Obiettivo ultimo: l’accoglienza e l’integrazione dei cittadini stranieri per i quali è stata progettata una “cassetta degli attrezzi” efficace: partendo dalla conoscenza della nostra lingua fino alla formazione professionale, che li agevoli nel trovare un buon lavoro senza essere sfruttati.

Da dove nasce l’esigenza?

Dalla richiesta di lavoro qualificato che giunge dalle aziende combinata alla necessità di formare i ragazzi che sono stati affidati in accoglienza alla Fondazione. Ragazzi che spesso rischiano di essere vittime di caporalato e lavoro nero. La proposta della stipula di un protocollo d’intesa non solo con Forma Consulting, ma anche  con le imprese che necessitano di personale qualificato potrebbe diventare una buona prassi applicabile in tutti i territori. 

Perché la scelta di qualificare il percorso formativo? 

Realizzare questo corso rappresenta una scelta coraggiosa che alza il livello della formazione e che, senza dubbio, aiuterà questi ragazzi nella ricerca del loro nuovo lavoro in Italia. CEPAS è l’ente di Terza Parte Indipendente di BUREAU VERITAS Italia che ha consentito al progetto di uscire dalla propria autoreferenzialità e dare garanzia preventiva di bontà, affidabilità e aggiornamento continuo dei contenuti didattici. 

Le testimonianze degli organizzatori

“Il nostro obiettivo – sottolinea Giovanni Cascone, Presidente dell’associazione Forma Consulting – è quello di fornire agli allievi le competenze che siano concretamente di aiuto a cuochi,  pasticceri e a responsabili di sala. Nel progetto sono stati coinvolti dei punti di riferimento per il settore con delle demo-rooms attrezzate di tutto punto e possiamo già contare sul sostegno di numerose aziende che ospiteranno gli allievi e gli stage per efficientare la work experience. Il tutto con il cesello di CEPAS, ente indipendente che ha verificato i nostri corsi e ci ha permesso di mettere a sistema, standardizzandolo, il nostro processo didattico”.

"Per una integrazione dei richiedenti asilo che sia degna di questo nome - conclude il Dott. Renato Meli, Presidente della Fondazione San Giovanni Battista - occorrono alcune cose essenziali: la conoscenza della nostra lingua, la formazione, anche on the job, che rende possibile trovare un buon lavoro senza essere sfruttati e una casa in cui vivere. Tra gli ingredienti utili per attivare questo processo e raggiungere l’obiettivo non possono mancare: competenza “certificata”, abnegazione, tanta resilienza e un pizzico di creatività. Nell’organizzazione che presiedo per dare concretezza all’integrazione utilizziamo tutti gli strumenti possibili, tra questi i protocolli d’intesa con enti di formazione ma anche quelli con le imprese, con le scuole e con tutti gli attori del territorio; non da ultimo, la garanzia di bontà da parte di un ente autorevole come CEPAS. Il progetto è fuori dal solito schema bilaterale e vuol dimostrare che l'integrazione, se pensata, può creare buone prassi, possibilmente replicabili”.