SCOPRI COME OTTENERE LA CERTIFICAZIONE DISASTER MANAGER
Il 29, 30 Settembre e 1 Ottobre si è svolto il decimo meeting di Asso.Di.Ma, Associazione Nazionale Disaster Manager, presso Ascoli Piceno.
Asso.Di.Ma effettua studi, ricerche, iniziative ed interventi volti a promuovere le professionalità di chi opera nell’ambito della protezione civile o in attività strettamente connesse con l’obiettivo di valorizzare le competenze degli associati e garantire il rispetto delle regole deontologiche.
I temi trattati durante l’evento sono stati molteplici: il Sistema Nazionale per il soccorso sanitario in caso di catastrofe, l’assistenza alla popolazione fragile nelle emergenze, gli impatti e i rischi della crisi climatica. Inoltre, sono stati organizzati anche dei laboratori sulla gestione dell’allertamento e dell’emergenza meteoidrologica negli eventi estremi.
CEPAS certifica i Disaster Manager, professionisti della protezione civile in possesso delle conoscenze, abilità e competenze nel campo della previsione e della prevenzione dei rischi e della preparazione e della risposta alle emergenze. In relazione ai compiti e alla responsabilità, sono individuati in ordine crescente tre livelli professionali: Disaster Manager di I, II o III livello. È importante garantire che tali professionisti possano ottenere un’adeguata valorizzazione delle conoscenze acquisite mediante un riconoscimento oggettivo quale la certificazione.
Di seguito riportiamo il commento di Sergio Achille, Presidente dell'Associazione Nazionale Disaster Manager, sul valore della certificazione per il singolo e per la comunità.
“La certificazione di professionalità del Disaster Manager ha molte valenze: la prima consiste nell’essere riconosciuti come professionisti in possesso di determinate competenze ed abilità individuate dalla normativa tecnica 11656/23 e quindi in grado di svolgere le attività previste dalla stessa normativa. Questo consente al singolo professionista certificato di poter orientare i propri interessi lavorativi focalizzando ed individuando gli ambiti con maggior precisione e successo. Nonche sempre per il singolo, la possibilità di dimostrare aprioristicamente (come nelle professioni ordinistiche) le competenze possedute in fase di valutazione di titoli per accedere a determinate posizioni organizzative. Per i professionisti della rete delle professioni tecniche inoltre è una professione aggiuntiva che può essere svolta parallelamente.
Per la collettività il discorso della valenza si ribalta, la pubblica amministrazione o altri enti che hanno l’esigenza di utilizzare una risorsa dedicata ad attività di protezione civile (attività che sono molteplici e specialistiche) possono poter valutare attraverso la certificazione il possesso delle competenze ed abilità richieste per espletare al meglio l’incarico da ricoprire. Per esempio negli enti locali può diventare un titolo di preferenza per accedere ai profili professionali specifici di protezione civile.”