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Il Project Manager certificato

Feb. 28 2024

UN RUOLO CHIAVE NELLO SVILUPPO DI UN PROGETTO

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Secondo le stime del Project Management Institute, entro il 2030 saranno necessari 25 milioni di Project Manager (PM) per soddisfare la richiesta globale.
Tale bisogno, può essere spiegato dal fatto che quello del PM o Responsabile di progetto, è un ruolo che può interessare qualsiasi realtà lavorativa – aziende, associazioni oppure liberi professionisti – e che richiede competenze trasversali.

Cos’è un progetto e chi è il Project Manager

Progetto è quell’insieme di attività e azioni temporanee che vengono svolte per raggiungere un obiettivo, o creare valore attraverso prodotti, servizi o processi unici. Ogni progetto segue un proprio ciclo di vita che attraversa diverse fasi e ogni fase deve essere seguita con il giusto approccio.
La buona riuscita del progetto è determinata dal corretto svolgimento delle attività in ciascuna delle diverse fasi. A titolo esemplificativo, si definisce progetto la costruzione di un edificio, l’organizzazione di un evento oppure lo sviluppo di un servizio. Si tratta di casi molto diversi tra loro, che tuttavia hanno in comune il bisogno di un coordinamento e di una figura di riferimento che gestisca e verifichi per conto della committenza i differenti passaggi.

In sintesi,  hanno bisogno di un Project Manager, cioè di un professionista che, grazie a conoscenze e competenze acquisite, esperienze passate e ad attitudini personali, garantirà la buona riuscita dell’operazione. Il PM dovrà essere in grado di gestire e tenere sotto controllo diversi macro ambiti: i tempi e i costi di realizzazione e le persone – il team – che a quel determinato progetto lavorano in contemporanea, ma su differenti aspetti. Non solo, dovrà anche saper valutare eventuali rischi e prevedere possibili scenari di sviluppo, oltre a saper utilizzare una comunicazione efficace verso il gruppo di lavoro e gli stakeholder. Per raggiungere gli scopi prefissati, il PM potrà utilizzare tutte le tecnologie a disposizione e sceglierà, di volta in volta, le metodologie più appropriate. 

Alla luce di questi elementi appare chiaro che per le aziende può essere determinante la scelta di un buon Responsabile di progetto. Allo stesso modo, per i professionisti acquisire competenze e metodologie per il Project Management può essere utile, in primo luogo, per raggiungere con successo i propri obiettivi e, secondariamente, per posizionarsi in modo competitivo sul mercato.

Certificarsi come Project Manager secondo la Norma UNI 11648:2022

I professionisti e le imprese che desiderino far acquisire ai propri dipendenti le conoscenze e le abilità necessarie per gestire i progetti possono fare riferimento alla Norma UNI 11648:2022. Quest’ultima, entrata in vigore nell’ottobre del 2022, sostituisce la precedente versione del 2016 e viene identificata anche con la dicitura “Attività professionali non regolamentate – Project Manager – Requisiti di conoscenza, abilità, autonomia e responsabilità”. 

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Inoltre, la UNI 11648 si inserisce in un quadro regolatorio che aveva già subito importanti innovazioni, grazie alle edizioni delle norme UNI ISO 21500 “Gestione dei progetti, dei programmi e del portfolio - Contesto e concetti” e UNI ISO 21502 “Gestione dei progetti, dei programmi e del portfolio - Guida alla gestione dei progetti”, entrambe pubblicate nel 2021.

In pratica, si stabilisce che coloro che desiderano valorizzarsi come PM possono certificare le proprie competenze rivolgendosi ad un ente terzo quale CEPAS che, attraverso uno schema di certificazione coperto da accreditamento Accredia, verificherà la conformità del professionista a quanto prescritto dalla norma.

I requisiti richiesti per accedere alla certificazione come Project Manager sono: aver già ricoperto il ruolo di PM (l’esperienza lavorativa deve essere documentata) e la formazione di almeno 35 ore su temi di Project Management (apprendimento non formale). Per ottenere il titolo di PM certificato, occorrerà superare un esame, organizzato in tre differenti momenti di verifica:

  •  Prima prova consistente in un test a risposte chiusa (50 domande)
  • Seconda prova scritta consistente in un caso di studio
  • Terza prova consistente un colloquio con discussione di progetto e almeno 3 domande. 

La norma fissa il superamento della prova al raggiungimento di un punteggio pari ad almeno il 70% del punteggio massimo ottenibile in ciascuna prova. 
La certificazione ha una durata di 5 anni, durante i quali il professionista deve costantemente aggiornarsi frequentando corsi, seminari o eventi coerenti con gli argomenti relativi alla certificazione, per un minimo di 60 ore (pari a 60 CFP) nel corso del quinquennio e ricoprendo, nello stesso periodo, il ruolo di responsabile di progetto per almeno 12 mesi. 

Come spiega Paolo Fidelbo,  consulente in Project Management e formatore, "la pubblicazione della norma UNI 11648:2022 evidenzia e rafforza la centralità del ruolo del Project Manager e dimostra quanto sia crescente la necessità delle imprese – ma non solo di esse – di affidare il coordinamento dei progetti a professionisti esperti. Rivolgersi ad un PM certificato significa sapere che a guidare le operazioni ci sia una figura che ha dimostrato di avere le conoscenze e le abilità necessarie. Inoltre, all’interno dei bandi di gara o di appalti pubblici, la presenza del Responsabile di Progetto è sempre più richiesta".

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