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Spinta all'innovazione e alla trasformazione digitale

Dic. 5 2023

Innovation Manager certificati come figure chiave del cambiamento

Dal 2019 il messaggio del Ministero dello Sviluppo Economico è chiaro: il Voucher Innovation Manager è stata ed è una misura per facilitare alle imprese di piccola e media dimensione l’accesso alla consulenza in innovazione da parte di esperti qualificati. Il supporto offerto non è stato banale: sulla base di progetti di innovazione riguardanti tecnologie abilitanti di industria 4.0 è stato previsto un contributo pari al 50% a fondo perduto fino ad un valore massimo di progetto pari a €80.000.

Al primo lancio nel 2019, la misura ha avuto gran successo in termini di adesione di imprese e Innovation Manager. In meno di un secondo dall’apertura dello sportello, le richieste hanno superato la dotazione finanziaria dell’agevolazione. Un segnale forte, impossibile da ignorare!
Eppure, doopo questa prima esperienza, abbiamo dovuto aspettare il 2023, quando la misura è stata riproposta e la figura dell’Innovation Manager ne resta perno e faro, con il proprio contributo prezioso al traghettamento dell’azienda verso la Trasformazione Digitale.

Ma chi è davvero l’Innovation Manager di cui le aziende hanno tanto bisogno?

Per il Mimit (Ministero delle Imprese e del Made in Italy) quest’ultimo è un professionista iscritto presso uno specifico elenco istituito dal MISE, in possesso di specifici requisiti in termini di formazione e di esperienza professionale. Per iscriversi all’elenco è necessario registrarsi su una apposita piattaforma, caricare il proprio curriculum vitae e dichiarare la propria esperienza formativa e professionale. Tuttavia, questa modalità di “qualifica” dei professionisti appare controversa in quanto non basata su una valutazione oggettiva e di merito, ma su autodichiarazioni dei singoli professionisti interessati ad iscriversi all’elenco.

In tutto ciò, si tenga conto che in questi anni l’Ente di Normazione Italiano (UNI) ha lavorato ed emesso una norma qualificante i professionisti della gestione dell’innovazione, tra cui i cosiddetti Innovation Manager. La norma UNI 11814:2021, pubblicata nella prima metà del 2021, specifica compiti e requisiti di conoscenza e abilità dei manager dell’innovazione. E, non ultimo, le modalità per la loro certificazione. Ne emerge un profilo manageriale olistico e ben strutturato, con competenza di natura gestionale, e specificatamente in management dell’innovazione, che prescindono dall’esperienza tecnologica. 

In virtù della Legge 4/2013, che prevede il pieno riconoscimento dei dettami UNI in materia di professioni non regolamentate, si verifica quindi una discrasia tra tra il “vecchio e il nuovo” esperto Innovation.

Quale, dunque, il futuro dell’Innovazione?

Il profilo definito da norma UNI 11814:2021 è il solo Innovation Manager riconosciuto per legge in Italia. Ma, al netto delle disquisizioni che spettano agli Organi competenti, una sola è la certezza nell’evoluzione delle PMI Italiane: per tutti coloro che si occupano di Innovazione è fondamentale costruire basi solide di gestione della stessa, al passo con i recenti Standard internazionali ISO 56000 (fondamenta della norma UNI 11814:2021). Una formazione adeguata e la Certificazione delle competenze come Innovation Management Professional erogata da Enti di Terza Parte Indipendente come CEPAS sono il migliore investimento, non solo per la “corsa al prossimo voucher”, ma soprattutto in ottica di una domanda forte, chiara e crescente da parte delle imprese: strutturare al meglio la propria linea strategica di business dove l’innovazione è misura, metodo e linea guida imprescindibile.

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